un resoconto della manifestazione a cura dei Lavoratori dell'ATU di Grazia e Giustizia
Cari colleghi, molti di voi forse attendono ancora di leggere nel dettaglio
cosa è accaduto il giorno 6.
Diciamo subito che è stata una bella giornata anche dal punto di vista del
tempo, nota stonata lo sciopero dei giornalisti che ha ridotto all'osso
l'informazione e quello dei mezzi locali che ha dato non poche noie ai
colleghi giunti a Roma tramite bus.
I numeri c'erano tutti, un mare di persone (www.rdbcub.it per le immagini)
ma tutto civile e pacifico, smentiti coloro che teorizzavano scontri di
piazza.
Dopo un avvio caotico le due maggiori delegazioni (Campania e Lazio) si
incontravano insieme ai rappresentanti delle altre, tutti i preannunciati
presenti tranne 2 regioni che per problemi dell'ultimissimo minuto non hanno
potuto presenziare.
Un numero stimato di ATU prossimo al centinaio, su un totale stimato di
circa 35.000 partecipanti.
Almeno 3 striscioni nostri, uno offerto dalla Rdb, portati avanti insieme a
bandiere e palloncini dalla stazione fino alla zona dei Ministeri insieme al
gruppo precari del Ministero della Giustizia.
Sul palco allestito nel punto di destinazione, i megafoni denunciavano le
varie realtà lavorative tra le quali NOI (sarebbe bello reperire l'audio di
quando eravamo menzionati).
Causa una diversa allocazione dei delegati, non c'è stato spazio per essere
inseriti tra coloro che hanno incontrato il Ministro Nicolais e così già dal
giorno precedente il rappresentante del Comitato che in tutto questo periodo
ha curato la maggior parte dei rapporti con la Rdb ed i colleghi d'Italia è
stato inserito nel gruppo che doveva incontrare il Sottosegretario alla
Giustizia con delega al personale Li Gotti.
In seguito, a dimostrazione dell'interesse per la nostra realtà, si sono
casualmente liberati 2 posti e la scelta è stata aggiungere altri 2
rappresentanti del Comitato.
Facciamo presente che ciò è avvenuto molto rapidamente all'ultimo momento,
quindi nessun singolo rappresentante non inserito nel gruppo si senta
scavalcato dal fatto di non essere stato chiamato come parte in causa.
L'incontro, nella sede del Ministero in Via Arenula, è stato molto cordiale,
l'Rdb ha introdotto il discorso generale dei precari, insieme a noi anche
altre realtà come i "settimini", trimestrali, tempo determinato etc
Il tempo dedicato a noi è stato soddisfacente, anche perchè
ci siamo resi conto che la nostra faccenda è suonata abbastanza "nuova" e
"interessante" (probabilmente fino ad oggi chi è andato lì al posto nostro
non ha fatto altro che chiedere "soldi per i contratti di assistenza"...) è
stato spiegato tra le altre cose come pur amministrando una materia delicata
siamo appesi ad un filo a causa degli appalti e dei ricorsi, come in modo
del tutto spregiudicato vengano utilizzati contratti atipici per un lavoro
subordinato come il nostro e come ormai noi siamo di casa negli uffici
giudiziari, il Sottosegretario infine si è espresso nel modo seguente.
Paragonando i precari ad un "prodotto" ormai consolidato nella "catena
produttiva" egli ritiene che concetti come "l'internalizzazione" siano pieni
di "ragionevolezza".
Chiaramente ha precisato di non poter certo dire l'ultima parola ma a limite
di poter suggerire l'avvio di una "inversione di tendenza" nelle
spregiudicate privatizzazioni e precarizzazioni che hanno caratterizzato il
modus operandi dello Stato negli ultimi anni.
Si farà latore della nostra e delle altre problematiche presso il Ministro.
Ovviamente la busta con la nostra documentazione dettagliata è stata
fisicamente consegnata, a scanso di equivoci, la chiacchierata non poteva
certo esaurire la complessità del nostro problema.
Commenti? L'unica cosa che diciamo è che il giorno 6 è stata una tappa
storica ma la strada è ancora lunga.
Vi ricordiamo che questa è stata la terza importante iniziativa gestita dal
Comitato in pochi mesi, dopo l'interpellanza parlamentare e l'interessamento
diretto di un partito di governo.
Attendiamo sviluppi per tutti e 3 i "filoni".
Vogliamo ringraziare tutti i colleghi che con spirito di sacrificio sono
giunti a quella che tutto sommato è stata anche una giornata divertente.
Non c'è stato tempo di "fraternizzare" molto ma è chiaro che adesso inizia
una fase ulteriore di rapporti tra le varie realtà ATU.
Bisogna decentrare per un miglior coordinamento e soprattutto smuovere tutti
coloro che sono mancati, in special modo il Nord Italia.
L'Rdb è già disponibile per darci una mano anche per consolidare la valenza
del Comitato tra i colleghi.
Chiaramente ricordiamo che la linea non cambia, siamo enormemente grati alla
Rdb per la sua amicizia e solidarietà dimostrata coi FATTI ma non possiamo e
non dobbiamo smettere di cercare il modo di coinvolgere anche gli altri
sindacati.
Se qualcuno vuole strafregarsene di noi almeno abbia il coraggio di dircelo
invece di illuderci, e ciò vale per tutti i soggetti e tutte le sigle.
Infine ci rammarichiamo per i colleghi che non se la son sentita di venire
perchè "isolati" ma ci hanno fatto pervenire messaggi di solidarietà.
Vi vogliamo con noi a qualsiasi titolo, permetteteci di dire che vi sentite
ancora troppo legati alla "geografia" ed anche nel senso di appartenenza
aziendale.
Lo spirito del Comitato è che ogni ATU è "collega" e bene accetto se
condivide la nostra linea, sia esso di Bolzano o di Palermo.
Non sentitevi soli.
DEPLORIAMO invece l'atteggiamento di tutti gli altri che in modo incosciente
hanno preferito definire il tutto una "stronzata" ed hanno tranquillamente
svolto la loro giornata lavorativa sulle loro sedie ormai ammuffite.
Per questi ultimi non c'e spazio tra noi.
Ci sembra che tutto sia andato perfettamente ma coloro che avessero avuto
problemi di qualche tipo relativi all'organizzazione ci facciano pure
pervenire le loro critiche in email sperando di poter far meglio la prossima
volta!
Ricordiamo ai possessori di materiale audiovisivo specifico ATU della
manifestazione che siamo interessati a venirne in posseso.
A presto per i prossimi passi.