Sciopero LSU/LPU, positivo confronto al Ministero del Lavoro: oggi riparte la lotta per completare le stabilizzazioni e restituire dignità ai lavoratori
Una partecipata manifestazione ha portato al Ministero del Lavoro la rabbia degli LSU/LPU per una stabilizzazione incompiuta. Infatti, solo una parte è stata stabilizzata e degli stabilizzati solo pochissimi hanno un contratto a 36 ore: la maggior parte è stata stabilizzata a 12 ore utilizzando esclusivamente il contributo statale con il risultato che i salari superano a fatica i 400 euro.
Una delegazione di USB è stata ricevuta da Salvatore Russillo, Capo Segreteria del ministro Orlando, e da Romolo de Camillis, Direttore Generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali. La delegazione ha rappresentato le ragioni della protesta e i punti della piattaforma, dagli obbiettivi finali (completamento dei processi di stabilizzazione anche per i comuni in dissesto e pre-dissesto e pieno riconoscimento dei contributi figurativi maturati con l’attività da LSU/LPU), agli obbiettivi intermedi come l’attribuzione degli oneri riflessi a carico degli Enti, che porterebbe un aumento delle ore contrattualizzate di circa un terzo, o il superamento di alcune difficoltà nel processo di stabilizzazione in realtà importanti come la Città Metropolitana di Napoli e la Regione Campania.
I rappresentanti del Ministero hanno mostrato ampia disponibilità ad affrontare le questioni di competenza del dicastero del Lavoro, rimandando ad un coinvolgimento di altri ministeri come MEF e Funzione Pubblica, per la questione complessiva. A metà luglio verificheremo se ed eventualmente cosa è stato fatto rispetto alle richieste che abbiamo presentato.
Con lo sciopero di oggi inizia un nuovo percorso di lotta che affrontiamo, forti del risultato raggiunto con la legge di stabilizzazione, ponendoci l’obbiettivo di renderla compiuta per riconoscere agli LSU/LPU quella dignità che, ancora oggi, a troppi lavoratori viene negata.
Unione Sindacale di Base – Pubblico Impiego
2-7-2021