sciopero generale del sindacalismo di base il 6 settembre

Nazionale -

Domani manifestazioni in tutta Italia

“La manovra del governo peggiora di giorno in giorno ed esprime un vero odio di classe contro i lavoratori, i pensionati, i disoccupati i giovani e i precari. Non deve essere approvata”, così Pierpaolo Leonardi, dell’Esecutivo Confederale USB, annuncia lo sciopero generale di domani proclamato da USB, Slaicobas, ORSA, Cib-Unicobas, Snater, SICobas e USI.

“L’Unione Europea non è la cura dei problemi ma la malattia – prosegue Leonardi – e domani scenderemo in piazza in tutta Italia contro la macelleria sociale imposta agli stati nazionali per rispondere agli appetiti delle banche e degli speculatori, appetiti di cui non si vede la fine. Ricordiamo - sottolinea il dirigente USB - che le manovre 2010-2011 ammontano complessivamente a oltre 130 miliardi di Euro, pari a oltre 250.000 miliardi di Lire, cioè tre volte la manovra per entrare in Europa di Amato nel ‘92”.

Conclude Leonardi: “Il sindacalismo conflittuale chiede invece la cancellazione del debito, il blocco delle spese militari, la difesa dei servizi sociali, della scuola e dei beni comuni, ed è contro l’accordo del 28 giugno scorso, che cancella il Contratto Nazionale e che è alla fonte dell’articolo 8 della manovra”.

Lo sciopero generale sarà dell’intera giornata con manifestazioni territoriali. A Roma corteo con concentramento ore 9.30 in Largo Corrado Ricci (angolo via Cavour); percorso: via dei Fori Imperiali, pazza Venezia, via delle Botteghe Oscure, l.go Argentina, corso Vittorio Emanele II. Conclusione in  piazza Navona con interventi dal palco.

Fra le principali manifestazioni: Lombardia - Milano Largo Cairoli, ore 9.30; Piemonte – Torino  Piazza XVIII Dicembre (Stazione Porta Susa) ore 9.30; Liguria - Genova Largo Lanfranco (davanti Prefettura), ore 9.00; Veneto – Mestre  Piazzale Stazione FS, ore 9.00;  Emilia Romagna - Bologna Piazza XX Settembre (vicino Stazione FS), ore 9.00; Toscana – Firenze  Piazza SS.Annunziata, ore 9.00;  Marche - Ancona. Piazza del Plebiscito, ore 10.30; Abruzzo - Pescara. Corso Vittorio Emanuele II (davanti Banca d'Italia), ore 9.30; Campania – Napoli  Piazza Cavour, ore 10.00; Puglia – Lecce  Piazza Sant' Oronzo, ore 10.00; Calabria - Lamezia Terme Piazza Italia, ore 09.30;  Sicilia - Palermo. Piazza Giulio Cesare, ore 9.00; Sardegna - Cagliari. Piazza S. Cosimo, ore 9.00 e Nuoro, Piazza Vittorio Emanuele, ore 9.00.

 

Roma,  5 settembre 2011

tutto il materiale su:

confederazione.usb.it

USB    Slaicobas    ORSA    Cib-Unicobas    Snater    SICobas   USI

Comunicato stampa

Dichiarazione congiunta: SCIOPERO GENERALE 6 settembre 2011

Le confederazioni e le organizzazioni sindacali USB, Slaicobas, ORSA,
Cib-Unicobas, Snater, SICobas e USI riunitesi il giorno 24 agosto 2011, hanno
condiviso e concordato quanto segue.

-  Si considera indispensabile una forte risposta dei lavoratori alle manovre
di luglio e di agosto del governo.  In questo senso si indice lo sciopero
generale di 8 ore per il giorno 6 settembre 2011, quale primo momento di una
mobilitazione che non si esaurisce chiaramente con questa azione di lotta, a
sostegno della seguente piattaforma:

contro le politiche dell'Unione europea e le manovre del governo che applicano
le misure imposte dall'Europa, dalle banche e dai poteri forti finanziari che
hanno determinato e speculato sull'attuale crisi mondiale;
per la cancellazione del debito, il blocco delle spese militari e una politica
nazionale ed europea basata sui diritti e le legittime aspettative dei popoli e
non della finanza e degli speculatori;
contro l’evasione/elusione fiscale e contributiva e per una politica fiscale
a sostegno del lavoro dipendente e dei redditi; per il diritto all'abitare;
per una forte patrimoniale e la tassazione delle rendite e delle transazioni
finanziarie;
contro la costituzionalizzazione del pareggio di bilancio e del libero mercato;
per la nazionalizzazione delle banche e delle grandi imprese strategiche per il
paese e per un impegno dello stato capace di rilanciare e finanziare la
produzione e i servizi;
a difesa dello Statuto dei lavoratori, contro l'attacco ai diritti dei
lavoratori e il patto sociale che il governo vuole trasformare in legge;
riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, lo sblocco dei
contratti di lavoro, la difesa del Contratto nazionale, l'istituzione del
reddito sociale, la fine della precarietà ed il diritto al lavoro stabile;
per la regolarizzazione generalizzata dei migranti e per il mantenimento del
permesso di soggiorno di coloro i quali hanno perso il lavoro;
contro le privatizzazioni mascherate da liberalizzazioni per la difesa dei beni
comuni in coerenza con gli esiti referendari;
contro la privatizzazione della scuola, della ricerca e dell'università e per
il diritto al sapere;
contro l'abolizione delle festività a partire dal 1° maggio e dal 25 aprile;
per una legge democratica e pluralista sulla rappresentanza e la democrazia nei
luoghi di lavoro.

La concomitanza dello sciopero con quello indetto anche dalla Cgil non deve
essere interpretato come una condivisione delle motivazioni proposte da questa
confederazione dalla quale ci divide nettamente anche la firma dell'accordo del
28 giugno scorso. 
Il 6 settembre le scriventi confederazioni e organizzazioni sindacali
manifesteranno quindi in molte città italiane su piazze diverse da quelle
della Cgil.

Oltre allo sciopero generale si condivide sin da ora la necessità di
individuare e praticare una serie di iniziative a livello nazionale e
territoriale ed una mobilitazione incisiva e di lunga durata, a cominciare dal
6 settembre e dall'Assemblea nazionale del 10 settembre indetta a Roma.

Roma, 24 agosto 2011

USB    Slaicobas    ORSA    Cib-Unicobas    Snater    SICobas   USI