Precari della sanità in Abruzzo a rischio licenziamento.Continua la mobilitazione

Pescara -

18 marzo 2009 - Il Messaggero

Pescara. Picchetto di precari davanti la sede della direzione generale della Asl...

Pescara - Picchetto di precari davanti la sede della direzione generale della Asl. Anzi di ex precari oggi disoccupati. Un sit-in che è iniziato alle nove di ieri mattina per terminare a mezzogiorno. La manifestazione è stata organizzata da Rdb-Cobas che sta cercando una soluzione per i circa 700 precari della sanità abruzzese che hanno perso il posto di lavoro. «Purtroppo - spiega Mario Frittelli di Rdb - al momento non ci sono ancora soluzioni concrete e la nostra protesta serve a tenere alta l’attenzione sulle vicende umane di settecento famiglie che devono fare i conti con mutui, figli e spesa quotidiana». Una buona notizia, al termine della mattinata, invece, sembra provenire dalla direzione generale; pare che entro venerdì il direttore generale Claudio D’Amario approverà la delibera che riguarda la pianta organica. Quello sarà il momento della verità: si conosceranno i bisogni di personale per ogni singolo ufficio e dipartimento ed anche i precari potranno sapere, finalmente, cosa li aspetta. Tra le prime indiscrezioni filtrate, una riguarda gli infermieri a tempo determinato dei reparti di pediatria, chirurgia pediatrica, nido e neonatologia. In servizio ne sono otto, in pianta organica ne sarebbero previsti uno o al massimo due. Difficile, dunque, far quadrare i conti.(L.Tr.)

17 marzo 2009 - Il Centro

Cup, file interminabili Senza i precari è caos

PESCARA - Le file al Centro unico di prenotazione sono interminabili. Chi prova a mettersi in contatto telefonicamente con l’ufficio non ottiene alcuna risposta e il personale in servizio rischia di scoppiare, tant’è che l’orario al pubblico è stato ridotto. La situazione è precipitata da quando sono stati licenziati i precari (Edp): i pochi dipendenti della Asl che hanno accettato di sostituirli non ce la fanno a stare dietro alla gran mole di lavoro e alcuni sono in malattia.
Insomma i problemi sono «grandissimi», commenta Massimo Petrini, della Cgil Funzione Pubblica, che già nei giorni scorsi aveva contestato le sostituzioni di personale effettuate dalla Asl dopo i licenziamenti perché «sarebbe stato necessario mandare al Cup gli ultimi Edp che sono stati assunti dall’azienda con concorso, ma non è stato così».
Potrebbe andare meglio nelle prossime settimane, visto che il 23 sono state convocate a colloquio dieci persone, scelte tra le categorie protette. Si tratta di unità lavorative già in graduatoria che dovranno coprire l’incarico di coadiutore amministrativo e andranno proprio al Cup. Nel frattempo, però, chi risponde al telefono per le prenotazioni riesce a fare «il 20 per cento di quello che si faceva prima», dice Petrini, «e il Cup ha tagliato l’orario di lavoro, per cui è aperto al pubblico mezz’ora in meno sia la mattina sia il pomeriggio. Insomma l’allarme continua e noi denunciamo questo stato di cose perché i cittadini devono subire gravi disfunzioni. Qui aumentano le tasse e i ticket, ma i servizi sono scarsi». A essere insoddisfatti, sono anche gli ex precari che da fine febbraio sono senza lavoro: attendevano risposte dalla Asl e dalla Regione sul loro futuro, ma non sono arrivate. Questa mattina quindi, coordinati da Rdb, Cobas e Comitato precari, si presenteranno in direzione generale, alla Asl, per chiedere di incontrare il manager D’Amario e sapere se si procederà alla stabilizzazione e se ci saranno nuovi concorsi. Nello stesso tempo, però, chi ha già superato un concorso ed è in graduatoria si chiede quando arriverà il suo turno e sottolinea che non servono altri concorsi perché esistono delle graduatorie ancora valide, seppur datate. Con tutto il rispetto per i precari.(f.b.)

14 marzo 2009 - Il Centro

Precari sanità, proteste a Pescara
I lavoratori della Asl annunciano nuove iniziative

PESCARA - Per la prossima settimana si annunciano nuove azioni di protesta da parte dei precari della Asl di Pescara, su iniziativa dei sindacati Rdb, Cobas e Comitato dei precari.
Ieri se n’è discusso nel corso di un’assemblea dei lavoratori e degli ex lavoratori il cui contratto è scaduto e non è stato rinnovato. Si è deciso di muoversi su due fronti diversi, e cioè nei confronti della Asl e della Regione.
«All’azienda sanitaria», spiega Mario Frittelli (Rdb), «vogliamo sollecitare la pianta organica, per far sì che sulla base di questo strumento si possa cominciare a ragionare al più presto sul futuro dei precari. A quanto pare Asl e Regione continuano a rimpallarsi le responsabilità e l’appuntamento per esaminare la pianta organica continua a slittare. Martedì, quindi, ci presenteremo dal manager, Claudio D’Amario».
Giovedì, invece, sarà la volta dell’assessore regionale alla Sanità, Lanfranco Venturoni. «Ci aveva garantito», prosegue Frittelli, «che avrebbe convocato un tavolo con la Asl e i sindacati, ma fino ad ora non se n’è fatto nulla per cui andremo nel suo ufficio a ricordargli gli impegni presi. Poi, conclude, torneremo a protestare anche in Consiglio regionale».
In totale i precari della sanità pubblica abruzzese sono circa 600. Sulla loro stabilizzazione c’è ancora molta incertezza.(f.b.)

 

LUNEDI’ 9 MARZO MANIFESTAZIONE E CORTEO A PESCARA Ore 10.00 partenza  via R. Paolini 47 davanti alla Direzione Generale della ASL

 

In un batter d’occhio, sotto le feste di Natale, il Consiglio Regionale e il Commissario di Governo cancellano, ai 700 precari della sanità abruzzese (che lavorano e per garantire il diritto alla salute!!), la speranza di avere un lavoro stabile diventato invece realtà per “colleghi precari” di altre regioni!

E’ INACCETTABILE CHE SIANO I PRECARI A PAGARE I COSTI DELLA CRISI NAZIONALE E DELLA MALAGESTIONE DELLA SANITA’ REGIONALE,che in Abruzzo ha creato un enorme deficit, frutto delle tangenti e delle regalie fatte alle cliniche private, e che non si può risolvere tagliando gli organici e i precari e con loro anche l’assistenza e il servizio pubblico.

BLOCCARE LE STABILIZZAZIONI e DI FATTO LICENZIARE I PRECARI SONO FATTI GRAVI! 

LA SALUTE NON E’ UNA MERCE e IL DIRITTO AL LAVORO = IL DIRITTO ALLA SALUTE

Le Rappresentanze sindacali di Base chiamano alla mobilitazione generale tutti i precari delle ASL Abruzzesi e proclamano per lunedì 9 lo sciopero e manifestazione regionale per ottenere che i lavoratori che da anni operano nelle corsie, sulle ambulanze nei CUP,ecc. si vedano riconosciuto il diritto al lavoro stabile e i cittadini abruzzesi il diritto alla salute.

 

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 Il Centro

 

Ex precari Asl si presentano al lavoroErano senza contratto, scovati negli uffici dalle ronde degli ex colleghiIL CASO L’equivoco della deliberadi Flavia Buccilli

PESCARA - Alcuni ex lavoratori della Asl di Pescara si sono presentati regolarmente a lavoro, ieri mattina, pur non avendo più il contratto, scaduto sabato scorso. Erano pronti a lavorare come volontari, magari con la speranza di essere riassunti dall’azienda, ma a scovarli ci hanno pensato alcuni ex colleghi che hanno effettuato delle ronde negli uffici.
Subito dopo hanno denunciato tutto al manager della Asl, Claudio D’Amario, invitandolo a rimediare immediatamente a questa situazione incresciosa. Da qualche giorno era nell’aria il progetto di alcuni di lavorare gratuitamente con l’avallo della Asl e a scapito di tutti coloro che sono tornati a casa. Così sono state organizzate delle ronde da Cobas, Rdb e Comitato precari. Le ispezioni hanno consentito di individuare sei o sette volontari che si erano perfino nascosti negli uffici: una volta scoperti hanno inventato delle scuse. Non c’è stato scampo, però: il "caso" è stato segnalato al manager della Asl, il quale ha assicurato di non saperne nulla, e poi al responsabile del personale, Vero Michitelli. «Non è possibile lavorare a titolo di volontari, ha commentato Mario Frittelli (Rdb), e non vogliamo scatenare una guerra nei confronti di chi è andato in ufficio, ma è sicuro che lì non potevano starci, non avevano l’autorizzazione. E poi è una questione di dignità». Tutto sarebbe nato da una presunta delibera della Asl che autorizza il lavoro volontario: quella delibera, che molti avrebbero visto, in realtà non è mai stata firmata e il manager ha assicurato che non la firmerà, prosegue Frittelli». Per evitare altri episodi del genere le tre sigle chiedono all’azienda di emanare una circolare agli uffici e annunciano che «le ronde proseguiranno, senza preavviso». Oggi, poi, i precari saranno a L’Aquila, in Consiglio regionale, per far sentire la propria voce, mentre il 9 marzo ci sarà uno sciopero regionale con manifestazione di protesta. Il caso dei lavoratori-volontari è stato denunciato ieri pomeriggio anche all’assessore regionale alla Sanità, Lanfranco Venturoni, che quasi non ci credeva e ha bollato l’iniziativa come «una stupidaggine». Gli ex precari della Asl, da ieri disoccupati dopo anni di attività all’interno dell’azienda, hanno chiesto garanzie per il futuro e l’assessore ha ribadito che bisogna puntare «o alla stabilizzazione, per chi ha i requisiti, o ai concorsi pubblici». Di soldi ce ne sono pochissimi, e comunque il tetto di spesa è fissato dal piano di rientro del deficit della sanità, ma Venturoni ha assicurato che «un modo per la stabilizzazione si troverà, all’interno della legge, sempre che il piano di stabilizzazione presentato dall’Abruzzo ottenga il via libera dal governo». Per il momento, però, la Regione ha imposto al manager della Asl di Pescara «il blocco delle assunzioni degli amministrativi, mentre è possibile che la Asl faccia altri contratti per infermieri e categorie protette», come denunciano a gran voce Rdb, Cobas e Comitato precari, primo tra tutti Cesare Barboni. Alla Asl è stato anche sollecitato «di chiarire la situazione esistente per i precari».

3 marzo 2009 - Il Messaggero

Pescara.Tutti in fila per prenotare la diagnostica...

Pescara - Tutti in fila per prenotare la diagnostica. Peccato che su sette sportelli ne funzionassero appena due. E’ successo ieri al Cup di via Fonte Romana dove la fila era interminabile e gli utenti imbufaliti. Colpa dei contratti scaduti ai Co.co.co. e dei dipendenti effettivi della Asl, pescati da altri uffici e mandati allo sbaraglio dietro uno sportello. E’ anche vero che ci sono operatori Edp assunti anni fa proprio per stare al Cup, ma di loro si è persa traccia all’interno degli uffici più tranquilli, quelli dove non c’è contatto con il pubblico. Ieri, in cinque al Cup hanno marcato visita con un certificato medico e gli altri due volenterosi non sono riusciti a fronteggiare le centinaia di utenti presenti nella struttura. E certo non è colpa loro visto che non hanno nemmeno effettuato un breve corso che gli spiegasse l’utilizzo del software utilizzato nel centro di prenotazione. Insomma, il disagio c’è stato, se ne sono accorti tutti e tutto lascia immaginare che stamattina vada in onda la replica. Ma la cronaca in diretta dall’ospedale non è finita qui. Perché nella mattinata di ieri alcuni ex precari si sono presentati come volontari negli uffici dove prestavano precedentemente servizio. Magari con la speranza di un ricorso al giudice per ottenere la stabilizzazione. Il direttore del personale Vero Michitelli ed il manager Claudio D’Amario, venuti a conoscenza della cosa hanno fatto immediatamente uscire i "volontari" dagli uffici. In verità a scovarli erano state le ronde organizzate dai Cobas. «Avevamo detto che avremmo vigilato sulla storia dei volontari fasulli - ha detto Mario Frittelli di Rdb/Cobas - e così è stato. Poi ci siamo spostati davanti al Cup per un presidio». Nel pomeriggio l’assessore regionale alla sanità Lanfranco Venturoni ha incontrato i Cobas mentre stamani una loro delegazione sarà presente all’Aquila in consiglio regionale; giovedì, infine, si svolgerà il tavolo di concertazione tra azienda sanitaria e sindacati. Quello che deve essere chiaro a tutti è questo: adesso non ci sono possibilità per stabilizzare nessuno a meno che non si faccia una nuova legge regionale e le finanze non lo permettono. Quando il Governo approverà il decreto Redigolo si potrà procedere sulla base delle risorse che al momento non ci sono.

SANITÀ: PRECARI ASL ABRUZZO VERSO SCIOPERO GENERALE

(ANSA) - PESCARA, 27 FEB - I rappresentanti sindacali di Rdb/Cub, Cobas e del Comitato precari proclameranno domani lo sciopero generale di tutti i precari delle Asl del territorio regionale. La decisione, comunicata da Mario Frittelli di Rdb/Cub, è stata decisa durante un'assemblea, ancora in corsi nella sede della direzione generale della Asl di Pescara, dove hanno incontrato il manager Claudio D'Amario. Per i sindacati, le risposte avute dai vertici regionali e dal direttore generale non rassicurano i lavoratori circa il loro futuro, in particolare i 45 Edp, i cui contratti scadranno sabato prossimo. Frittelli ha anche annunciato che domani una delegazione di precari terrà un piccolo presidio presso la Asl, un altro gruppo, insieme a rappresentanti sindacali, si recherà invece presso l'assessorato regionale alla Sanità, in via Conte di Ruvo a Pescara, per sollecitare ancora risposte certe. I precari non escludono una nuova occupazione, dopo quella di ieri. Riguardo al problema della stabilizzazione, «la politica - ha sottolineato Frittelli - va da una parte e i tecnici dall'altra». Critiche sono state rivolte, in particolare, al piano di rientro definito «suicida». Intanto, si è appreso dagli stessi rappresentanti sindacali che ha avuto esito negativo il primo tentativo di conciliazione richiesto a seguito dello stato di agitazione dei lavoratori precari delle stesse Asl per mancanza di risorse. Il tentativo di conciliazione si è tenuto presso la prefettura dell'Aquila.

27 febbraio 2009 - Il Centro

PRECARI, SI DECIDE LO SCIOPERO

PESCARA - I rappresentanti sindacali di Rdb/Cub, Cobas e del Comitato precari proclameranno oggi lo sciopero generale di tutti i precari delle Asl. La decisione, comunicata da Mario Frittelli di Rdb/Cub, è stata decisa durante un’assemblea, tenuta nella sede della direzione della Asl di Pescara, dove hanno incontrato il manager Claudio D’Amario. Per i sindacati, le risposte avute dai vertici regionali e dal direttore generale non rassicurano i lavoratori circa il loro futuro, in particolare i 45 Edp, i cui contratti scadranno domani.

26 febbraio 2009 - Agi

SANITA’: PRECARI PESCARA OCCUPANO UNA SALA DELLA ASL

(AGI) - Pescara, 26 feb. - I precari della Asl di Pescara hanno occupato pacificamente una sala al primo piano degli uffici della Asl, in via Paolini. Si tratta di un’occupazione pacifica, spiega Mario Frittelli (Rdb-Cub) e terminera’ nel momento in cui il manager, Claudio D’Amario, fornira’ risposte precise sul percorso che intende seguire per i precari. In una prima riunione, questa mattina, D’Amario ha ribadito quanto annunciato ieri ai precari dall’assessore regionale Lanfranco Venturoni, e cioe’ la messa a punto della pianta organica e poi i concorsi pubblici per le assunzioni. I lavoratori vogliono, pero’, delle garanzie precise e scadenze precise, che vanno messe per iscritto, e non andranno via se prima non avranno ottenuto queste informazioni da D’Amario, che si e’ dovuto allontanare dalla Asl per impegni istituzionali. Gia’ ieri i precari hanno occupato una sala della Regione, sempre a Pescara.

L'Aquila. Assessorato regionale alla sanità occupato...

L'Aquila - Assessorato regionale alla sanità occupato. La clamorosa protesta s’è verificata ieri mattina ed è andata avanti fino alle 19. La decisione, da parte dei precari di Cgil, Cisl e Rdb è scaturita al termine dell'incontro con il commissario governativo Gino Redigolo che aveva ribadito di non voler e poter modificare il piano di rientro. In mattinata erano state recapitate le lettere di licenziamento al personale Co.co.co e disattivate le password dei computer delle postazioni di lavoro. «Domattina (oggi) ci incontreremo nuovamente con il manager D'Amario - ha detto Mario Frittelli di Rdb - per cercare di salvare i posti di lavoro». «E’ intollerabile - per Massimo Petrini della Cgil - che Redigolo non prenda una posizione politica».

Fronte sanità più vivo che mai...di CLAUDIO FAZZI

Fronte sanità più vivo che mai in una giornata senza tregua: sit in davanti all’Asl, procedure di conciliazione in Prefettura, incontri con il commissario ad acta. Si parte alle 11 con l’assemblea di protesta di due ore nello spazio antistante la direzione generale della Asl, a Collemaggio, convocata da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Rsu, Fials, Fsi, Anpo, Cimo, Cisl medici, Uil medici, alla quale parteciperà una rappresentanza dei medici specializzandi. Due "passaggi" sindacali dei giorni scorsi destano qualche perplessità: nel volantino del sit in davanti all’Asl, rivolto «a tutti i lavoratori», si chiarisce che «le due ore (11 - 13) sono da considerarsi assemblea sindacale retribuita», e sfugge la necessità della precisazione in una protesta contro tagli e accorpamenti; la Cisl è il sindacato più "severo" nei confronti del direttore generale Roberto Marzetti e, nel contempo, dispensa, in un comunicato di una sua struttura aziendale, fiori, rose, incenso ed elogi nei confronti delle cliniche private, tranne quelle del Gruppo Villa Pini, e tutto questo appare perlomeno eccessivo per chi ha presente la storia recente della sanità abruzzese. Comunque, sit in sia, anche se il manager dell’Asl ha già avvertito i sindacati che lui, questa mattina, non ci sarà perché impegnato altrove.
All’assemblea di protesta hanno aderito i medici specializzandi dell’Università. L’azione è contro le misure previste per l’attuazione del piano di rientro. Gli specializzandi lamentano il fatto che «i tagli previsti sui posti letto, gli accorpamenti (così come sono stati concepiti), mettono a rischio la sopravvivenza di numerose Scuole di specializzazione». «L’offerta formativa - scrivono in una nota - verrebbe ridotta in maniera irreversibile a vantaggio della concorrente realtà regionale, Chieti - Pescara, che dal canto suo, continua la sua corsa alla costituzione dell’azienda ospedale - Università, alla messa a regola di tutte le Scuole di specializzazione conformemente alla legge di accreditamento delle stesse. L’Aquila continua a essere penalizzata e forse non è un caso».
La Prefettura dell’Aquila, sempre oggi, infine, esaminerà due procedure di conciliazione, indette ai sensi della legge 146 del 1990. Alle 15.30 è stato convocato il commissario ad acta per il piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Abruzzo, Gino Redigolo, con il quale, unitamente ai direttori generali delle Asl abruzzesi, ai rappresentanti delle Rdb sindacali e a quelli della Regione Abruzzo, si procederà al primo tentativo di conciliazione richiesto a seguito dello stato di agitazione dei lavoratori precari delle stesse Asl. Alle 17, con il commissario Redigolo, con i rappresentanti del Gruppo Villa Pini d’Abruzzo, dei sindacati Cisl e Cgil e dell’assessorato regionale alla Sanità, si procederà al secondo tentativo di conciliazione richiesto dal personale della stessa struttura sanitaria privata, che ha dichiarato uno stato di agitazione.