PERCHE' LE NOSTRE VITE VALGONO PIU' DEI LORO PROFITTI!
30 marzo 2010 - La Nazione
Sit-in di precari e cassintegrati per un lavoro più stabile
PRESIDIO DAVANTI ALLA REGIONE
Firenze - Per il terzo lunedì consecutivo per dire basta al precariato e no all'aggiramento dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori. Alcune decine di precari, disoccupati, cassaintegrati hanno organizzato ieri un presidio sotto la sede della Regione Toscana, sventolando bandiere di Sdl intercategoriale, Rdb, Cobas. I lavoratori che «non solo non arrivano a fine mese, ma neppure alla seconda settimana», protestano contro i provvedimenti del governo, che smantellano il diritto del lavoro, e cercano di rilanciare il tema del precariato anche a livello regionale. «Al nuovo presidente della Regione Toscana, che si insedierà nei prossimi giorni commenta Stefano Cecchi, delle Rdb-Cub chiediamo innanzitutto discontinuità rispetto al passato». «Il collegato lavoro' è una questione che riguarda il governo nazionale aggiunge Alessandro Nannini, dei Cobas ma la Regione dovrebbe essere la prima a dare l'esempio per quanto riguarda il precariato. Tanti sono infatti i precari negli enti locali che aspettano ancora di essere stabilizzati». Le iniziative dei sindacati di base e del coordinamento precari proseguiranno anche dopo la pausa di Pasqua: il prossimo 10 aprile l'appuntamento è al mercato di Sant'Ambrogio.
Si è tenuto questo pomeriggio di fronte a Palazzo Vecchio, in occasione del dibattito sul bilancio un nuovo presidio di lavoratori precari e cassa integrati, per rivendicare l'attenzione da parte della politica al tema del lavoro. Lavoro che è ormai fuori da tutte le agende politiche e dai programmi della campagna elettorale di tutti i partiti. Dopo il presidio davanti alla Regione continua da parte daei lavoratori la mobilitazione che li porterà anche la prossima settimana in una nuova piazza, per rivendicare un lavoro decente per una vita decente. Perchè le noster vite valgono più dei loro profitti.
mercoledi 24 Marzo alle ore 17 Assemblea organizzativa presso la sede RdB Via Galliano 107.
Coordinamento Lavoratori Precari, Disoccupati e Cassa integrati
LUNEDI 15 MARZO dalle 16 alle 19 a FIRENZE
Presidio dei lavoratori precari
c/o la sede della Regione TOSCANA via Cavour
16 marzo 2010 - La Nazione
I precari assediano il Palazzo «Vogliamo una vita decente»
FIRENZE PRESIDIO DAVANTI ALLA SEDE DELLA REGIONE
FIRENZE - CON LA CRISI aumentano i precari. Non si contano i contratti a termine non rinnovati, nel settore privato più che negli enti locali. A lanciare l'allarme il Coordinamento precari, sostenuto dai sindacati di base, Rdb e Cobas, che ieri hanno voluto rilanciare il tema con un presidio sotto la sede della Regione Toscana. Una cinquantina i partecipanti, per chiedere «un lavoro decente e una vita decente», in una parola «dignità». «Non a caso abbiamo scelto di protestare sotto la Regione Toscana», spiega Stefano Cecchi, delle Rdb. «E' tempo di elezioni, ma non ci sembra che qualcuno parli dei problemi del lavoro e del precariato, che devono invece essere in cima alle agende dei politici». Il Coordinamento precari, che lunedì sarà in piazza Signoria a Firenze per un'altra iniziativa di protesta, ha già incontrato la candidata alla presidenza della Regione di Pdl e Lega Nord, Monica Faenzi, e ha chiesto di essere ricevuto nei prossimi giorni anche dal candidato del centrosinistra, Enrico Rossi. Previste per giugno una serie di proteste dei precari nei vari settori, tra i quali pubblico impiego e sanità.
16 marzo 2010 - City
Sit-in precariato "Sotto elezioni non se ne parla"
Firenze - Un presidio per dire no al precariato. Alcune decine di lavoratori del pubblico impiego e del settore privato, oltre a membri delle Rdb, riuniti nel "Coordinamento lavoratori precari", hanno protestato ieri davanti al Consiglio regionale in via Cavour. "In questo periodo di elezioni regionali - dicono - non si sente parlare di problemi del lavoro". "Basta precariato", e "Un lavoro decente, una vita decente, basta precariato" erano le scritte degli striscioni al presidio. Lunedì ce ne sarà un altro davanti a Palazzo Vecchio perché, è stato spiegato, "il Consiglio comunale discuterà del bilancio nel quale però non si parla di disoccupazione".