La riforma Fornero lede i diritti di rappresentanza dei Precari in Italia. PAROLA DI COMMISSIONE EUROPEA!
UDITE! UDITE!
La Riforma Fornero non è in linea con le regole Ue in materia di protezione dei diritti sindacali dei lavoratori a termine: questo il parere della Commissione; cioè la “riforma” Fornero “non ha sanato” questa materia che andava invece rivista per essere in linea con la normativa Europea.
In sostanza la Commissione rimprovera all’Italia di non considerare i lavoratori a termine nel calcolo dei dipendenti complessivi di un’azienda ai fini della creazione di una rappresentanza sindacale. Questo ha un impatto sia sui lavoratori a tempo determinato, sia su quelli a tempo indeterminato in quanto limita la possibilità di stabilire una rappresentanza sindacale nelle aziende che non raggiungono il numero minimo fissato per legge.
Come se non bastasse è stata emanato un “parere motivato” contro l’Italia per la non corretta applicazione della direttiva Ue del 1999 che regola i diritti dei lavoratori a termine (lo riportiamo in allegato). L'Italia ha ora due mesi di tempo per comunicare alla Commissione le misure adottate per dare piena attuazione alla direttiva. In caso contrario, la Commissione può decidere di deferire l'Italia alla Corte di giustizia europea.
Sostanzialmente in Italia ci troviamo di fronte ad una rappresentanza sindacale monca e pertanto non democratica, tesi che USB ha sempre sostenuto anche con la battaglia condotta in tutte le tornate RSU del Pubblico Impiego per la modifica del regolamento elettorale con il riconoscimento a tutti i precari del diritto all'elettorato attivo e passivo. Battaglia che si è sempre scontrata contro il muro di gomma dei sindacati collaborazionisti CGIL CISL e UIL.
PERCHE’ DOVREMMO ACCETTARE DI SOTTOSTARE
AI DIKTAT EUROPEI SUI DOVERI, SUI DEBITI E SUI TAGLI
E CONTINUARE A STARE FUORI DALL’EUROPA
QUANDO SI TRATTA DI DIRITTI, REDDITO E OCCUPAZIONE?
LA LEGGE FORNERO NON DA’ DIRITTI AI PRECARI
E NON DA’ NEMMENO FUTURO!
La Legge Fornero, in linea con le leggi trenta/treu, continua a togliere diritti e a non dare prospettive di stabilizzazione ai contratti a termine, anche continuando a disapplicare nel pubblico impiego la previsione europea della trasformazione a tempo indeterminato dei contratti reiterati. Chiediamo precise direttive per il rispetto dei diritti riconosciuti a livello europeo e chiediamo lavoro stabile per i precari e reddito per tutti.
PREPARIAMO IL ‘BENVENUTO AL NUOVO GOVERNO:
Chiediamo contratti rinnovati e stabilizzati, diritti, lavoro e reddito
COSTRUIAMO LA MOBILITAZIONE sui posti di lavoro e in piazza
PER IL RITIRO DELLA CONTRORIFORMA FORNERO
E PER UNA LEGGE CHE DIA DIRITTO
A LAVORO STABILE E REDDITO GARANTITO