LA PROTEZIONE CIVILE E' ANCHE LSU: Precari in un Paese precario
Nel 1996 il Dipartimento della Protezione Civile con a capo all’epoca il sottosegretario Prof. F. Barberi realizza il Progetto mitigazione del rischio sismico e rilevazione della vulnerabilità degli edifici pubblici nelle aree del centro sud Italia, chiamando a formare personale di disoccupati di lunga durata con titoli di ingegneri, geometri, informatici . Attraverso i lavori socialmente utili.
Ancora oggi centinaia di lavoratori socialmente utili con alte qualifiche, architetti e ingegneri hanno fatto e stanno facendo, senza un contratto di lavoro, con i monitoraggi continui degli edifici e delle zone a rischio sismico, vulcanico e idrogeologico, una mappatura dei rischi con la formazione dei massimi esperti in materia di prevenzione dei rischi e di protezione civile, ma il loro eccellente lavoro o e’ stato messo in soffitta o non viene considerato come si dovrebbe, salvo chiamare tutti all’appello quando si tratta di tirare fuori morti e feriti.
Anche in Abruzzo, 115 lsu architetti e ingegneri avevano elaborato un dossier sulla sicurezza degli edifici pubblici da cui risultava gia’ che gli edifici crollati con il terremoto erano fortemente a rischio, ma nessuno si e’ preoccupato di dare seguito alle indicazioni in esso contenuto, perché come al solito il lavoro dei lsu non e’ mai preso in seria considerazione, tanto e’ un ammortizzatore sociale e paga lo stato!!!
Purtroppo a pagare sono stati i morti e chi oggi non ha piu’ una casa e una citta’.
Resta la rabbia di chi il lavoro lo aveva fatto, e bene e di tanti colleghi lsu che oggi stanno continuando a farlo tra le macerie dell’abbruzzo, ma lavorano come lsu al dipartimento di protezione civile di un’altra regione ad alto rischio, es in Campania, dove ad oggi operano circa 150 lsu.
Altri lpu sono stati “licenziati” dalla prevenzione dei rischi e tutta la loro esperienza e professionalita’ e’ stata svenduta perche’ diverso e’ l’interesse dei politici: poche tutele del territorio, pochi vincoli e controlli sugli appalti e massimi profitti per i costruttori.
I risultati di queste scelte sono sotto gli occhi allibiti del mondo.
E lo stato? Negli anni solo condoni dell’abusivismo, ma nessun condono in casa per i lavoratori lsu, senza contratto.
Ripartire dalla prevenzione con l’assunzione di tutti i lavoratori lsu che lavorano per la Protezione Civile deve essere un imperativo, così come la prevenzione del rischio!
I LSU in Campania lavorano in h 24 a 36 ore settimanali per garantire sicurezza alle popolazioni e un futuro senza disastri come purtroppo siamo abituati e costretti a subire in un paese che continua a coprire e legittimare profitti e interessi di costruttori che si accaparrano gli appalti pubblici con la complicita’ colpevole dei governi.
Il Paese è precario sotto tutti i punti di vista: BASTA PRECARIETA’ DEL LAVORO E DELLA VITA