La lotta dei 7000 tirocinanti calabresi paga: il 9 ottobre incontro a Roma con il ministro Provenzano

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Oggi importantissima manifestazione dei tirocinanti calabresi (ex mobilità in deroga) a Lamezia Terme. In centinaia da questa mattina hanno bloccato la SS 280 sulla bretella che conduce all'aeroporto di Lamezia, un’arteria stradale fondamentale per il traffico viario della Regione. 

Ormai da dieci anni questi lavoratori e queste lavoratrici vivono in condizioni lavorative estremamente precarie, per una misera paga di 500 euro al mese. Le mansioni che svolgono negli enti pubblici vanno ben oltre il tirocinio formativo, anzi svolgono attività fondamentali e indispensabili per il funzionamento degli enti locali, degli uffici giudiziari e delle sedi territoriali dei ministeri.

L’incontro del 7 settembre con l’assessore al Lavoro della Regione Calabria, Fausto Orsomarso, avvenuto dopo le prime mobilitazioni, si è concluso con un nulla di fatto e le ennesime promesse risultate poi vane, così come tutte quelle succedutesi negli ultimi anni.

Il futuro di questi 7000 calabresi e delle loro famiglie non può essere delegato a nessuno. Per questo motivo la protesta di oggi organizzata da USB ha avuto come obiettivo un’interlocuzione diretta, senza mediazioni delle istituzioni locali, con il governo nazionale.

Dopo cinque ore in strada, la determinazione dei tirocinanti ha permesso di ottenere la garanzia di un incontro con il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe  Provenzano. Accogliamo positivamente questo risultato, ma non ci fermiamo ovviamente qui. Attendiamo il Governo alla prova dei fatti. Se non dovesse concretizzarsi l’incontro a Roma, annunceremo altre mobilitazioni.

Catanzaro, lì 02 ottobre 2020