ISPRA reintegra i precari. Usb sospende l'occupazione, resta lo stato di agitazione
Dopo la risoluzione della Commissione Ambiente della Camera sull'ISPRA e l'impegno assunto dal ministro Galletti, arrivano segnali positivi anche dall'Amministrazione; la mobilitazione proseguirà con altre forme di lotta fino a quando saranno stabilizzati tutti i precari e sarà assicurata la piena funzionalità dell'Ente.
Qualcosa si muove negli enti di ricerca e a farla muovere è USB. A distanza di pochi giorni dall’impegno assunto dal ministro Martina per dare risposta definitiva al precariato CREA, possiamo tranquillamente dire che anche in ISPRA vi è un’inversione di tendenza che ha portato i lavoratori a chiudere la fase dell’occupazione mantenendo ovviamente lo stato di agitazione e mobilitazione del personale.
In particolare per l’ISPRA all’importantissima risoluzione del parlamento che impegna il governo a fornire le necessarie risorse finanziarie per il corretto funzionamento dell'ISPRA e del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale e per la stabilizzazione del personale precario tramite l'applicazione d. 20 del DLgs 75/2017 "Madia" si sono aggiunti importanti segnali positivi dell’Amministrazione per il superamento di alcune rigidità che avevano portato al licenziamento di alcuni precari. C'è stato il reintegro di gran parte di essi e c'è stato l'impegno affinché il reintegro venga esteso a tutti i precari che sono fuoriusciti.
A fronte di segnali positivi, ce ne sono però anche di negativi; basti pensare all’INAPP o al CNR. Da parte nostra ci prepariamo ad un autunno importante sul piano delle lotte perché riteniamo che oltre alle iniziative dei singoli enti serva un intervento complessivo del governo che porti a stanziare in legge di bilancio le risorse necessarie al reale superamento del precariato negli EPR attraverso una stabilizzazione generalizzta.
Cristiano Fiorentini
Esecutivo nazionale Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego