Ex-lsu ata: il 10 giugno giornata di mobilitazione generale. Riusciti i presidi in tutte le regioni, la lota continua nei prossimi giorni per difendere il lavoro, i diriti, la dignità e il salario degli ex-lsu e chidere vera stabilizzazione
Riusciti tutti i presidi a Roma, Napoli, Catanzaro, Bari, Cagliari, Palermo e Ascoli. In allegato il verbale sottoscritto al MIUR e alcune foto. La mobilitazione continua con gli appuntamenti già fissati in Campania e Sardegna:
A NAPOLI APPUNTAMENTO Venerdì 14 ORE 9.30 SOTTO GLI UFFICI DELLA REGIONE CAMPANIA CENTRO DIREZIONALE DI NAPOLI (ISOLA A6)
A CAGLIARI ogni Martedì ORE 10.30 in via Roma sotto la sede del CONSIGLIO REGIONALE SARDO
il 19 GIUGNO , in concomitanza con l'incontro al MIUR, NUOVA GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE
BASTA sempre SULLA NOSTRA PELLE!
IL 10 GIUGNO - Giornata Nazionale di mobilitazione con PRESIDI REGIONALI...
LAZIO:10 GIUGNO ALLE ORE 10.00 a Roma sotto la sede del MIUR in Viale Trastevere
CAMPANIA: 10 Giugno SOTTO L'UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE SITO IN VIA PONTE DELLA MADDALENA NAPOLI ALLE ORE 09,30.
PUGLIA:10 GIUGNO - ore 10.30 a BARI sotto la sede dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia di Via Castromediano.
SARDEGNA:10 GIUGNO ALLE ORE 10,30 sotto gli UFFICI DELLA REGIONE in Via ROMA - CAGLIARI.
SICILIA:10 GIUGNO ALLE ORE 10:00 sotto l'ARS di PALERMO sita in PIAZZA DEL PARLAMENTO 1
Mettiamo fine a questo triste balletto sulle nostre teste, scendiamo in piazza in presidio per pretendere risposte CONCRETE e subito.
Il 10 Giugno gli ex-LSU staranno a casa e senza sapere se e quando verra’ erogata la cassa e tanto meno se, come e con chi continueranno a lavorare.
L’incontro del 30 al MIUR dai verbali ufficiali ha sortito solo una piccola proroga, senza dire a quante ore di servizio effettivo, degli attuali appalti a settembre mentre, comunque, avanza la procedura della gara consip che verrà comunque aggiudicata e in estate, quando i lavoratori saranno a casa, in cassa e senza garanzie.
PROROGA O NO, NESSUNA RISPOSTA A QUESTE SEMPLICI DOMANDE:
1)QUANTE SONO LE RISORSE CONCRETE CHE VERRANNO STANZIATE DAL MIUR da settembre E FINO A QUANDO PER GARANTIRE VERAMENTE UN SALARIO DIGNITOSO, senza decurtazioni orarie e casse in deroga, E UNA STABILITA’ VERA PER GLI EX-LSU?
2) L’AFFARE CONSIP, sbandierato due anni fa dai sindacati e per conto dei Consorzi come la garanzia per continuare a lavorare , QUANTO COSTERA’ AI LAVORATORI E QUANTO, invece, a loro discapito FARA’ GUADAGNARE AL MIUR E AI VINCITORI DELLA GARA Più RIBASSATA DELLA STORIA?
3) A CHE SERVE L’ESTERNALIZZAZIONE DELLE PULIZIE NELLE SCUOLE se HA FALLITO MISERAMENTE gli obbiettivi di RISPARMIO DELLA SPESA e di STABILIZZAZIONE DEGLI EX-LSU tant’è che oggi nessuno sa o vuole dire che succederà veramente ai lavoratori e quanto perderanno in termini di salario e occupazione per aver perseguito la strada di tagliare risorse e servizi con esternalizzazioni e gare, piuttosto che quella di assicurare vera stabilità lavorativa e riconoscimento dei diritti ai lavoratori e miglioramento qualitativo dei servizi agli utenti attraverso la gestione e l’assunzione diretta degli ex-lsu come personale ATA
BASTA sempre SULLA NOSTRA PELLE!
Nessuno dei convitati al tavolo del MIUR denuncia chiaramente che i RIBASSI DELLA GARA CONSIP (PUNTE DEL 70% IN GROSSE REGIONI COME LA CAMPANIA E LA SICILIA) stanno di fatto configurando un cambio appalto problematico e senza nessuna garanzia vera per i lavoratori degli appalti di pulizia delle scuole (consorzi e non) incontro tecnico e tattico tra MIUR; Consorzi; Cgil, Cisl e Uil, sulla questione appalti scuole. Un incontro che non ha affrontato la sostanza dei problemi legati al regime degli appalti e continua a tenere fuori gli interessi e le istanze dei lavoratori.
Giovedì 23, si è svolto l’ennesimo incontro tecnico e tattico tra MIUR; Consorzi; Cgil, Cisl e Uil, sulla questione appalti scuole. Un incontro che non ha affrontato la sostanza dei problemi legati al regime degli appalti e continua a tenere fuori gli interessi e le istanze dei lavoratori.
Il Verbale dell’incontro, al di là delle parole e dei soliti balletti, dice poche cose certe:
1) dal 10 Giugno parte la cassa ma non una parola sulla firma del decreto utile al pagamento della cassa integrazione da Giugno (come faranno i lavoratori ?);
2) Cgil,Cisl e Uil rispetto agli appalti e alla gara Consip non ne chiedono la non attuazione della nuova gara ma solo una proroga dei tempi di attuazione(in linea con i desideri dei Consorzi e con i verbali e intese firmate fin dal 2001, senza minimamente considerare la volontà della stragrande maggioranza dei lavoratori che invece chiedono l’assunzione diretta come personale ATA e sono STUFI delle aziende e del continuo declino dei loro salari, della costante negazione dei loro diritti e nell’estrema incertezza ogni mese sul loro futuro e sui loro salari;
3) alla richiesta di garanzie occupazionali e salariali il MIUR scarica sugli Enti Locali e si rende disponibile a una proroga anche oltre le scadenze degli attuali contratti, ma richiamando il verbale del 14 giugno 2011 lascia presagire che la proroga avverrà con la riduzione oraria;
Quindi nessuna certezza sulle risorse realmente a disposizione delle scuole nel prossimo anno scolastico e quindi nessuna certezza per i Lavoratori che non vengano ulteriormente peggiorate le attuali condizioni di lavoro e di reddito.
NOI NON CI STIAMO e VOGLIAMO
METTERE FINE A QUESTO SCEMPIO e dare SOLUZIONI VERE.
DAL 10 GIUGNO USCIAMO DALLE SCUOLE MA PER MEGLIO CONTINUARE LA MOBILITAZIONE
Con la manifestazione del 7 maggio scorso abbiamo chiesto al nuovo Parlamento e al nuovo Ministro di dare le risposte vere alle richieste dei lavoratori, anteponendo gli interessi della collettività (lavoratori e utenti) a quelli dei Consorzi e delle loro Aziende che continuano a sfruttare gli ex-lsu e a impegnare risorse pubbliche per garantirsi solo i loro profitti. Interpellanze e proposte di legge sono già scaturite da questa iniziativa e prossimamente avremo un incontro con i vertici politici del MIUR.
Diciamo ai lavoratori: sosteniamo questa lotta, guardiamo alla nostra vera condizione e non deleghiamo la soluzione dei nostri problemi al “buon cuore” di aziende, scuole e sindacati annessi.