L'Onu avverte: flessibilità del lavoro uguale maggiore insicurezza economica

Nazionale -

pubblichiamo uno stralcio di un articolo di Cosimo Pierre

NEW YORK – Le organizzazioni specializzate delle Nazioni Unite lanciano l’allarme. Gli strumenti della flessibilità del lavoro, i cosiddetti contratti atipici, non sono in grado di risolvere il problema della competitività delle imprese in un mondo globalizzato ma acuiscono il malessere e l’insicurezza economica. La risposta generale che si fornisce alla globalizzazione da parte delle imprese, cioè la possibilità di manovrare la leva del costo del lavoro, ad esempio con l’outsourcing, e di poter aumentare o diminuire il numero degli addetti a seconda dei cicli economici, non può essere considerata una soluzione positiva. La realtà è che la crescita economica mondiale non è riuscita a creare i posti di lavoro che la popolazione mondiale richiede. A ciò si deve aggiungere che le politiche sociali dei principali Paesi industrializzati non contribuiscono a limitare il malessere sociale e la povertà.

Particolarmente negativa è la situazione di quella parte della popolazione mondiale che, sprovvista di una istruzione sufficiente e, quindi, di specializzazione, arranca fra contratti a progetto e a tempo determinato. Secondo un recente studio delle Nazioni Unite, “The employment imperative: report on the world social situation”, la tendenza delle imprese è quella di ricorrere al lavoro non garantito e flessibile; ma ciò, contrariamente a quanto sostengono i liberisti del mercato del lavoro, non ha creato complessivamente più posti di lavoro.

Le cifre mostrano questa situazione drammatica. Nel mondo, i disoccupati totali sono 190 milioni e questa cifra tende ad aumentare. Si ritiene che circa l’80% di coloro che sono impegnati in un’attività produttiva, la svolgano senza alcuna protezione sociale (contributi per la pensione e la sanità). Quasi 1,3 miliardi di lavoratori nel mondo non riesce ad assicurare a sé e alla propria famiglia un’esistenza al di sopra della soglia della povertà (stimata in circa 2 dollari al giorno pro-capite).

( Sabato 23 Agosto 2008 15:06 )